Non rimandare a domani la tua risposta a Dio!

come Carlo Acutis dai spazio a Gesù nella tua vita e digli ogni giorno:
“Gesù, accomodati pure, fa’ come se stessi a casa tua”.
e non dimenticare che
“La santità non consiste nel fare cose ogni giorno più difficili, ma nel farle ogni volta con più amore” (S. Teresa D'Avila)

La vita fraterna

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Aspetto fondamentale che caratterizza la vita della nostra comunità religiosa è la vita fraterna. Essa trae origine ed ispirazione dalla prima comunità cristiana (Atti 4, 32-35). 
 

E’ intorno all’altare che ogni giorno facciamo esperienza di essere sorelle e fratelli tra noi e figli nel Figlio dell’unico Padre, che non ha esitato “a dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque creda in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16).

Vita fraterna significa conciliare, in uno sforzo continuo e costante, lo sviluppo e la valorizzazione dei doni, delle potenzialità di ciascuno di noi con le esigenze degli orientamenti delle Costituzioni della Società Divine Vocazioni, nostra Famiglia Madre e dello Statuto che regola la vita interna della nostra Fraternità. 

La vita di fraternità è la prima scuola dove impariamo a mettere in pratica il comandamento dell’amore. E’ un esercizio costante della carità, della pazienza, della mitezza; è una palestra di virtù. E’ anche il luogo e la dimensione dove Dio, che ci sceglie ogni istante, minuto dopo minuto, ci chiama ad incontrarlo. Come ci insegna l’evangelista Giovanni nella sua prima lettera: “se uno dicesse -Io amo Dio-, e odiasse suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede”.

La vita fraterna si presenta in sé come annuncio e provocazione. Interpella profondamente nella misura in cui la comunità è fedele alla sua chiamata di restare “piccolo gregge”  e al tempo stesso è sollecitata dal suo Signore a una vitalità continua, segno liberante della presenza del Risorto. Lo stile di vita della Fraternità Vocazionista è aperto e accogliente e porta a dare testimonianza della comunione dei cuori e dell’esperienza di Dio che si vive all’interno della comunità: "Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,35).

La comunità è il “luogo” che il Signore ci dona per fare esperienza della sua bontà! Luogo del desiderio, dove i valori della nostra tradizione spirituale diventano amabili e attraenti, non secondo la logica di questo mondo ma nel “gareggiare nello stimarsi a vicenda, nel considerare gli altri superiori a sè stessi” (cfr Fil 2,3); “nel dare la vita come Cristo l’ha data per noi” (cfr 1 Gv 3,16).

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Non rimandare a domani la tua risposta a Dio!

come Carlo Acutis dai spazio a Gesù nella tua vita e digli ogni giorno:
“Gesù, accomodati pure, fa’ come se stessi a casa tua”.
e non dimenticare che
“La santità non consiste nel fare cose ogni giorno più difficili, ma nel farle ogni volta con più amore” (S. Teresa D'Avila)

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